Una giornata particolare tra i vigneti terrazzati del Lavaux!
Questo fine settimana sono venuti a trovarci tutti i nonni: francesi e italiani. Domenica doveva essere una giornata speciale. Volevo fare qualcosa di straordinario, che rendesse felici tutti!
Immaginavo la giornata cosí: arriviamo a Lutry, stendiamo il plaid sul prato di fronte al lago, e dopo un bicchierino di vino locale sfodero tutte le prelibatezze che ho preparato per questo evento raro. Poi dopo il caffé li sorprendo tutti con un giro per le vigne sul treno panoramico, e poi torniamo a casa tutti felici e contenti con un ricordo in piú nel cuore.
Ecco la giornata perfetta che avevo architettato.
E invece… arriviamo al lago, e scesi dall’auto un vento freddo ci scompiglia i capelli.
Il bimbo piú grande inizia a lamentarsi del freddo e fa il muso perché invece di giorcare alla nintendo lo obblighiamo a camminare in questo posto bellissimo.
I nonni italiani, che ve lo dico a fa’, non dicono nulla ma si legge in fronte che stanno pensando “ma non era meglio stare a casa e fare un piatto di pasta?!“.
I nonni francesi, iniziano a camminare lontano da tutti, alla ricerca di non so cosa. E noi cerchiamo di stargli dietro. Poi trovano una panchina, si siedono e dicono “facciamolo qui il picnic“. Io rispondo “siamo in 9, non ci stiamo tutti li.“. E loro: “metti il plaid li a terra“… io guardo a terra e vedo sassi… quindi loro sulla panchina e noi sui sassi… mmm… mi rendo conto che non sono molto collaborativi … Allora continuo a cercare il posto perfetto. Anche se la perfezione sta sfumando…
In quel momento perdo le speranze. Io che avevo organizzato tutto per fare tutti felici, avevo creato esattamente la reazione opposta. Mi dico “la prossima volta stiamo a casa“.
Ero cosí vicina alla tristezza quando mi é venuta in mente questa frase : non cercare il momento perfetto, rendilo perfetto.
Mi dico “hai preparato tutto nel minimo dettaglio, un menu perfetto per questa giornata d’autunno, non ti sei neanche dimenticata l’apribottiglie… ora vai e passa una bella giornata“. (per il menu del picnic d’autunno – vi scriveró un post a parte domani!).
Mi sono automotivata, ho cercato un posto riparato dal vento, con una bella vista sul lago. Sto per spiegare il plaid quando sento “ma é bagnato il prato“. Quanta negativitá cosí di prima mattina! Rispondo con un sorrisone forzato “eh si! siamo ad ottobre!“. Apro il plaid – impermeabile, perché ad ottobre lo so che il prato é umido (l’ho detto che ho pensato a tutto!) – e invito tutti a sedersi.
Stappiamo lo Chasselas, e da lí l’atmosfera é migliorata. Grazie all’amore mio (mio marito) che ha portato una bella bottiglia di vino – anzi due. E grazie all’altro amore della mia vita (mio figlio) che con il suo entusiasmo ci ha contagiati tutti.
I nonni italiani hanno assaggiato dei panini ai fichi col prosciutto – che é la morte sua. E i nonni francesi si sono resi conto che quando io dico picnic, non intendo un panino prosciutto e formaggio e via, come loro. Quando dico picnic, INTENDO PIC NIC. (per il menu – post in arrivo!)
A pancia piena tutti si sono riappacificati coi sensi, e aperto le speranze per apprezzare questo scorcio di natura bellissimo.
I vigneti terrazzati del Lavaux sono patrimonio mondiale dell’Unesco.
La prima reazione quando mi sono trasferita qui é stata: “perché? fanno il vino in Svizzera?!“.
Poi ho visto questi vigneti baciati dal sole, scolpiti sulle colline, a picco sul lago di Ginevra che da questo punto sembra piú un mare che un lago. Me ne sono innamorata. E poi ho scoperto che sono patrimonio mondiale dell’Unesco. E quando vedrete le foto capirete la bellezza di questo luogo.
Visitare i vigneti del Lavaux (Lutry – Cully – Grandvaux)
L’ideale sarebbe pedalare tra questi vigneti, per scoprire degli scorci bellissimi e fermarsi tra le vigne e le “caves ouvertes” per degustare il vino locale. Ma é un po’ proibitivo perché sono abbastanza ripide le colline.
In alternativa si puó organizzare una lunga passeggiata tra i vigneti, e magari organizzare un bel picnic con vista!
Questo weekend noi eravamo in 9, di tutte le etá: dai 2 ai 72. E abbiamo fatto un esperienza diversa dal solito: abbiamo preso il trenino delle vigne (Lavaux Express).
Il trenino delle vigne
Abbiamo preso il trenino che parte da Lutry, e per un’ora e dieci fa il giro delle vigne. Per fortuna avevo prenotato i posti sul sito, altrimenti non avremmo trovato posto, nonostante sia ottobre, il trenino era pieno!
Dopo 40 minuti ci siamo fermati per un pit-stop (a base di chasselas locale per gli adulti e di succo di uva per i piú piccoli). Abbiamo fatto qualche foto ricordo, e raccolto qualche grappolo d’uva !
Il video della nostra giornata